Fonte:
Il Tempo
Autore:
Valeria Di Corrado
Finto nazista dal market alla Procura
Il caso Finisce con un’indagine aperta a Roma una parodia sull’olocausto Nel video un uomo in divisa nera trascina in catene due «prigionieri ebrei»
Lo definisce uno scherzo. Ma non c’è nulla di divertente nel video pubblicato il 20 ottobre 2018 sul sito “YouTube” da un 43enne di Biella, che si firma Diego Franz Nestori. Un finto gerarca nazista entra in due diversi supermercati di Torino trascinandosi dietro due attori vestiti con la divisa zebrata data ai prigionieri nei campi di concentramento e le manette ai polsi. L’uomo li insulta, chiamandoli «sporchi ebrei», li frusta, li costringe a mettersi in ginocchio, a baciargli i piedi, e alla fine spara loro alle spalle, uccidendoli. Un video di cattivo gusto, offensivo della memoria delle persone uccise durante il periodo nazista, che ha portato l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane a presentare un esposto alla Questura di Roma. Gli investigatori ritengono che le immagini possano istigare all’odio razziale. Per questo la Procura capitolina ha aperto un fascicolo d’indagine, al momento senza ipotesi di reato. Il girato da 5 minuti e 23 secondi, intitolato “Olocausto”, si apre con una delle scene di repertorio sulla deportazione degli ebrei. In un attimo, dalla realtà si passa alla finzione. Il gerarca nazista entra nel primo supermercato e, urlando, si rivolge ai clienti in un tedesco maccheronico: «Nicht (non) dare cibo a sporchi ebrei. Nicht nascondere ebrei in vostre case. Unico ebreo buono, è ebreo morto». Alcuni guardano stupiti la scena, altri continuano a fare la spesa come se nulla fosse, qualche ragazzino riprende col cellulare. Un commesso cerca inutilmente di bloccarli. «Seguitemi giudei. Voi grassi, pensate solo di mangiare», dice il finto gerarca sventolando davanti ai loro occhi un croissant preso dallo scaffale. Poi sale sulla cassa e fa il saluto nazista. Il video si conclude con la scritta in inglese: «E’ solo un gioco, è solo un sogno». «Prima che mi venga detto qualcosa, non sono un nazista – ha scritto Nestori sul suo profilo Facebook – Primo Levi resta tra i miei scrittori preferiti e tendenzialmente sono di sinistra, proiettato all’anarchia. Qualcuno storcerà il naso, ma io mi sento un uomo del Rinascimento, avanti sui tempi, per cui proseguo con questi pazzi video (scherzi?)». Questo, in particolare, ha avuto 2.900 visualizzazioni. «Voleva essere una provocazione verso una società bigotta – ha precisato ieri l’autore – Nel prossimo voglio entrare nel supermercato con una finta cintura di tritolo e urlare Allah akbar!».