Fonte:
http://corrierefiorentino.corriere.it
Autore:
Viola Centi
Castelfiorentino, una svastica sulla lapide di aladino ventenne impiccato dai nazisti
Il sindaco Alessio Falorni pubblica l’immagine su Facebook: «Tentativo di riportare in vita ideologie morte ma in un modo più subdolo, senza citarle mai direttamente e sfruttando la rabbia della gente. Non tollereremo questi attacchi alla nostra storia»
Castelfiorentino (Firenze) Un’altra svastica, la terza in sette mesi, nell’empolese-valdelsa. Questa volta è toccato a Castelfiorentino: nel mirino, la lapide in ricordo di Aladino Bartaloni, ventenne impiccato dai nazisti nel 1945. Un’altra lapide — dopo quella dei deportati della ex vetreria Taddei di Empoli — sfregiata con una svastica, sempre disegnata al contrario. La stessa disegnata sulla lettera di minacce al sindaco di Empoli, Brenda Barnini, poco più di un mese fa. Dopo quell’episodio, sdegno, condanne e manifestazioni antifasciste che, evidentemente, non hanno sortito l’effetto sperato.
Il primo a denunciare — su Facebook, non ancora dai carabinieri — è stato ieri mattina il sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni: «Questi sono sfregi espliciti alla nostra memoria e ai nostri sentimenti più autentici, quelli sui quali abbiamo costruito la nostra comunità». Quella lapide inoltre è una di quelle «sulle quali portiamo le corone di alloro il 25 aprile, uno dei monumenti laici su cui si fonda il nostro senso di coesione».
Sull’episodio indagano i carabinieri, come atto d’ufficio, ma non ci sono elementi che possano fa identificare l’autore del gesto: intorno alla lapide non ci sono telecamere. Intanto, però, si è sollevata ieri la condanna delle istituzioni e della politica. La vice presidente della regione Toscana, Monica Barni, e l’assessore alla presidenza, Vittorio Bugli, hanno puntato l’attenzione su «l’impegno ad educare alla memoria, che deve iniziare dalla scuola e le nuove generazioni». Solidarietà anche dalla Città metropolitana di Firenze, con Francesca Paolieri: «Ecco cosa accade quando si lasciano passare per ragazzate gesti di questo tipo e i messaggi che evocano». I tre candidati locali del Pd, Luca Lotti, Laura Cantini e Dario Parrini, hanno affidato a una nota congiunta la propria preoccupazione: «Non si possono derubricare questi eventi, tanti, troppi, a semplici bravate. È necessario vigilare sui valori fondanti della nostra Costituzione e negare cittadinanza a questi atti». Anche Denise Latini, candidata di LeU nel collegio uninominale dell’empolese-valdelsa, ha parlato di «una preoccupante escalation di violenza, fisica e verbale. Nessuna indulgenza e nessuna legittimazione verso chi non si riconosce nei valori dell’antifascismo».
E dopo le prese di posizione, si alza l’appello dalla segretaria della Cgil di Firenze, Paola Galgani, ad aderire alla manifestazione di sabato 24 febbraio a Roma: «Pochi giorni fa abbiamo manifestato ad Empoli accanto alla forze antifasciste, sabato prossimo saremo in tanti, a Roma, alla manifestazione nazionale per dire mai più fascismi e mai più razzismi».