Fonte:
Gazzetta del Mezzogiorno
Autore:
Paolo Levi
L’editore Gallimard rinuncia a Céline
Stop agli scritti antisemiti
Retromarcia di Gallimard sul contestato progetto di ripubblicare gli scritti antisemiti di Louis-Ferdinand Céline in una raccolta intitolata Ecrits polémiques. Dopo le polemiche scoppiate in Francia alla vigilia delle feste di fine anno, il presidente, Antoine Gallimard, ha annunciato ieri che non ci sono le condizioni per sviluppare «serenamente» il progetto. «In nome della mia libertà di editore e della sensibilità che ho maturato in quest’epoca – afferma l’editore – sospendo questo progetto, considerando che non ci siano le condizioni metodologiche e memoriali per svilupparlo in modo sereno». Nelle scorse settimane, la possibile ripubblicazione dei pamphlets, Bagatelles pour un massacre, L’Ecole des cadavres e Les Beaux draps suscitò la messa in guardia dell’amministrazione di Emmanuel Macron nonché le critiche della comunità ebraica e delle associazioni per la lotta al razzismo e la xenofobia. In particolare, il delegato interministeriale per la lotta al razzismo e all’antisemitismo. scrisse all’editore della rue Sebastien Bottin (ribattezzata di recente rue Gaston Gallimard), nel cuore della «rive gauche», per chiedere «garanzie». «In un contesto in cui il flagello antisemita va combattuto con forza, le modalità di presentazione al grande pubblico di questi scritti vanno pensate attentamente», mise in guardia il delegato, Frederic Poitier, aggiungendo: «La qualità dell’apparato critico che accompagna questi testi, come anche la capacità di chiarire il contesto storico e ideologico in cui vennero prodotti e la comprensione dei traversi dell’autore nonché gli errori fattuali in essi contenuti, diventa determinante». Contattato da «L’Express», il rappresentante dell’esecutivo negò ogni tentativo di censura, spiegando invece di essere stato sollecitato da associazioni come il «Crif», il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia e la Lega Internazionale contro il razzismo e l’antisemitismo (Licra), preoccupati per gli elementi di «incitamento all’odio» contenuto nei testi in questione. Pubblicati nel 1937, 1938 e 1941, i tre libri non vengono pubblicati dalla fine della seconda guerra mondiale, in rispetto della volontà dello stesso Céline. In un primo tempo, Antoine Gallimard, aveva denunciato un processo alle intenzioni, difendendo l’idea di una riedizione critica e garantendo che la raccolta sarebbe stata corredata da un’analisi del professore universitario Régis Tettamanzi e una prefazione firmata dallo scrittore Pierre Assouline. Progetto, almeno per ora, tramontato. Dopo la morte dell’autore di Voyage au Bout de la Nuit, la vedova Lucette Destouches, fece rispettare l’auspicio del marito, prima di cambiare parere di recente. Chi difende la loro pubblicazione ricorda che in ogni caso già circolano ampiamente su internet, per giunta senza analisi critica.