Fonte:
La Repubblica edizione di Roma
Autore:
Giuseppe Scarpa
A destra di Fn ci sono i neonazi di Rivolta nazionale
In un video si inneggia a Mussolini e si criticano i seguaci di Fiore per non averlo ricordato il 28 ottobre scorso Indagine per apologia del fascismo: perquisita la casa del leader sequestrati pc, telefoni e bandiere con la svastica
Indica la bandiera nazista e dice: «Questo è il nostro simbolo che non rinneghiamo». E poi ribadisce di nuovo: «Noi non lo rinneghiamo!» Alle sue spalle ci sono tre camerati incappucciati che sfoderano un perfetto saluto romano. La scena è immortalata in un video di due minuti che rappresenta il battesimo del gruppo di estrema destra Rivolta nazionale. Pochi giorni dopo la pubblicazione del filmato riversato nel web, a casa di Simone Crescenzi, il leader di questa nuova formazione, sono piombati gli agenti della Digos con un mandato di perquisizione in mano. L’accusa, formulata dal procuratore aggiunto Francesco Caporale, magistrato al vertice dei pm romani che si occupano di contrasto al terrorismo, è apologia del fascismo. Anche se in questo caso si va ben oltre il “semplice” fascismo, visto il materiale sequestrato a Crescenzi, nel suo appartamento a Guidonia Montecelio, e il tenore delle sue esternazioni nel video. Dentro al pc (la Digos gli ha sequestrato anche uno smartphone) Crescenzi custodiva numerose fotografie che ritraggono scritte offensive nei confronti della presidente della Camera Laura Boldrini e del deputato Pd Emanuele Fiano, autore della nuova proposta di legge sull’apologia del fascismo. Oltre al computer e al cellulare la polizia gli ha anche sequestrato una bandiera con la svastica, un’altra con il tricolore con una croce celtica al centro. E infine una maglietta con la scritta Vita est Militia. Ed è proprio da una costola di Militia, la squadraccia capeggiata dal militante storico di estrema destra Maurizio Boccacci, che nasce questo nuovo gruppo di naziskin della capitale. Una formazione talmente estrema da criticare nel loro video, senza mai nominarli, i neofascisti di Forza nuova. Secondo il leader di “Rivolta”, il partito di Roberto Fiore sarebbe inaffidabile e colpevole di fare il gioco della democrazia. Quella democrazia che Crescenzi e camerati vogliono invece combattere frontalmente, e lo dicono senza giri di parole nel filmato. Ebbene, per questo motivo, quelli di Fn, attacca Crescenzi, non sarebbero duri e puri. In sostanza sarebbero filosistema perché «partecipano ad appuntamenti elettorali» usufruendo così «del regolamento democratico». Perciò Fn non ha le carte in regola per tirare «dritto contro il sistema» come quelli di Rivolta nazionale. In realtà il motivo ufficiale dell’ennesima rottura nella sterminata galassia nera per Crescenzi è comunque un altro. Forza nuova, lo scorso 28 ottobre avrebbe fatto dietro front: nessuna sfilata per ricordare la marcia su Roma dei fascisti di Benito Mussolini del 1922. Il partito di Fiore ha accettato di spostare, come imposto dal questore, la manifestazione ad un’altra data priva di significato, il 4 ottobre. Infine Crescenzi chiude il video, saluta tutti con il braccio destro alzato e con il motto storico dell’estrema destra: «Boia chi molla». Adesso per lui si profila all’orizzonte l’ipotesi di un processo per apologia del fascismo.