Fonte:
La Stampa
Autore:
Ariela Piattelli
Parco Arafat Comunità ebraica contro la Raggi
Dura lettera alla sindaca per l’accostamento al nome del rabbino Toaff «Una scelta offensiva»
Un oltraggio. «Una scelta offensiva e antistorica». Questo è il sentimento degli ebrei romani, trasmesso dalla presidente della comunità ebraica capitolina Ruth Dureghello in una durissima lettera inviata ieri alla sindaca Virginia Raggi, per la recente approvazione di una delibera, poi sospesa, della giunta grillina sull’intitolazione di un parco a Centocelle al leader dell’Olp Yasser Arafat «Proprio nel momento – si legge nella missiva – in cui l’Europa è vittima di una serie di attentati terroristici di matrice islamista. Arafat del terrorismo odierno è stato il precursore, se non l’ideatore, e il premio Nobel per la Pace da lui ricevuto non è altro che il primo dei tanti premi Nobel assegnati con “dubbio merito”». Ad aggravare «la riabilitazione postuma e non meritata» del «mandante morale» dell’attentato antisemita alla Sinagoga del 9 ottobre 1982 in cui morì il bambino romano Stefano Gaj Tachè, c’è il fatto che nella stessa delibera si approvava la titolazione di un largo sul Colle Oppio al Rabbino Capo Emerito Elio Toaff, guida dell’ebraismo italiano per oltre 50 anni. L’accostamento dei due nomi è per gli ebrei romani «un’offesa alla memoria». «Non avremmo mai accettato in silenzio la titolazione di una via o di un parco della nostra città a Yasser Arafat – spiega il vicepresidente della comunità ebraica di Roma Ruben Della Rocca -. E l’accostamento nella delibera del suo nome a quello del Rabbino Toaff, guida dell’ebraismo italiano, ci è sembrato davvero oltraggioso». Ieri, in serata, è poi arrivato, con una telefonata e poi una lettera della Sindaca a Dureghello, la marcia indietro del Campidoglio. La delibera è sospesa. «Dedicare una piazza a Elio Toaff – scrive Raggi è un nutrimento della memoria collettiva, nonché espressione dell’immenso rispetto e senso di gratitudine che la città prova nei confronti della sua persona» perciò «abbiamo deciso di rinviare». «La Sindaca mi ha assicurato che provvederanno alla titolazione di una via dedicata ad Elio Toaff – commenta Dureghello -, il nostro rabbino di cui la memoria e il suo valore è insindacabile per la nostra città. Spero che le prossime volte saremo consultati. Apprezzo il gesto della Sindaca, ma non si può calpestare la storia soprattutto quando se ne vuole ricostruire la memoria».