Fonte:
Corriere Fiorentino
Autore:
Valentina Marotta
Le Comunità ebraiche: «No al ricordo della Rsi»
L’Ucei scrive al sindaco: la manifestazione della destra a Trespiano è una provocazione che va contrastala
«La manifestazione dell’estrema destra in ricordo della Repubblica sociale italiana è una provocazione, l’ennesima in questa estate già segnata da vari episodi di apologia del regime fascista che ci auguriamo possa essere contrastata nei modi più opportuni dalle istituzioni». Dopo l’Anpi, a lanciare l’allarme sono anche Dario Bedarida, presidente della Comunità ebraica di Firenze, e Noemi Di Segni, a capo dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che firmano una lettera al sindaco Dario Nardella. Una città, due manifestazioni per l’11 agosto. La martinella in Palazzo Vecchio segnerà l’inizio delle celebrazioni per la Liberazione di Firenze dai nazifascisti e, nelle stesse ore, una corona di fiori sarà deposta dagli esponenti della destra al sacrario di Trespiano per ricordare i caduti della Rsi, secondo quella che gli stessi esponenti dell’estrema destra definiscono «una tradizione». «II rispetto è dovuto a tutti i morti — prosegue la nota delle Comunità ebraiche — ma non possono essere tollerate manifestazioni celebrative di gruppi che tanto lutto e dolore hanno portato a tutta Italia. Oggi più che mai un concetto deve essere affermato: in un’epoca di scelte decisive per il futuro dell’umanità ci fu chi entusiasticamente abbracciò odio, violenza e sangue. II ricordo di questi individui, che si sono macchiati consapevolmente dei crimini più efferati, non può e non deve in alcun modo confondersi con il senso e il valore più autentico di ricorrenze fondamentali per la coscienza democratica del paese». La memoria è importante, ricordano gli esponenti della comunità ebraica. Non a caso. Nei giorni scorsi, sono rimbalzate dal web alle pagine dei quotidiani le immagini dei bambini che alzano la bandiera e intonano canti del ventennio fascista nella colonia estiva di Forza Nuova intitolata a «Evita Peron» a Catania. A Chioggia, il gestore della spiaggia «Punta Canna», ha trasmesso dagli altoparlanti discorsi inneggianti al regime ed esposto nel lido cimeli e gadget fascisti. Anche per questo, nei giorni scorsi, l’Anpi aveva sollecitato con una lettera al sindaco Nardella, al prefetto Giuffrida e al questore Intini che la manifestazione non avesse luogo. I consiglieri comunali della Sinistra Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e Donella Verdi avevano invece chiesto di dichiarare «illegale una manifestazione che è contro la storia e la Costituzione oltre a essere un oltraggio alla memoria». È la vicesindaco Cristina Giachi a rispondere per il Comune: «Nessun problema se si tratta di una celebrazione di tipo cimiteriale, una deposizione di fiori o una corona di fiori. Ma non si deve eccedere. Ci sarà un presidio che vigilerà affinché non ci siano apologie. Del resto, il valore della Resistenza e il ruolo della nostra città è consegnato alla storia e non c’è celebrazione che possa scalfire l’importanza della liberazione di Firenze».