Fonte:
Il Foglio
La bufala omicida della medicina hameriana (che piaceva a Grillo)
Il libro omicida della medicina hameriana (che piaceva a Grillo)
Roma. Carlo Magno non è mai esistito, il cancro neanche e la chemioterapia è stata inventata dagli ebrei apposta per ammazzare i “gentili”. E’ questa, in estrema sintesi, la Nuova medicina germanica una cui seguace è appena stata condannata a due anni e mezzo dal Tribunale di Torino per la morte di una paziente? “Se è solo per questo, circolano anche ben altre tesi”, ci ricorda Ilario D’Amato. Che nella Nuova medicina germanica di Ryke Geerd Hamer si imbattè nel 2006: all’epoca in cui scriveva sul meetup di Beppe Grillo, dove appunto i seguaci di Hamer imperversavano. “Dicono ad esempio che attraverso i vaccini vengono iniettati microchip che sono poi azionati a distanza tramite i satelliti, uccidendo o facendo venire i tumori”, E chi è che li attiverebbe? “Gli ebrei, gli Illuminati…”. Messa cosi, fa quasi ridere. “Il problema però è che in Italia c’è gente che ci crede. E quelli che ci credono, poi, muoiono come mosche”. Proprio per documentare i rischi del Metodo Hamer dopo ben dieci anni di inchiesta D’Amato ha appena pubblicato per Mondadori il libro “Dossier Hamer—Inchiesta su una tragica promessa di cura contro il cancro” (224 pagine, 18 euro). II libro era appena uscito, che il Tribunale di Torino ha ora condannato a due anni e mezzo di reclusione Germana Durando: medico di base e omeopata che in base al metodo Hamer ha curato con erbe e psicologia una donna poi uccisa da un melanoma maligno che avrebbe potuto essere facilmente curato con una chemioterapia. Ultima vittima di una lunga lista che inizia dalla moglie stessa di Hamer: che era poi la madre di quel Dirk Hamer che nel 1978 all’Isola di Cavallo fu ferito gravemente da una fucilata, dopo un confuso litigio in cui era stato coinvolto Vittorio Emanuele IV. Dopo un’atroce agonia il ragazzo mori in capo a quattro mesi, e a quel punto si ammalarono di cancro entrambi i genitori. Il padre, guarito dopo un’operazione, si mise allora in testa che il cancro non è una malattia ma una “manifestazione di guarigione” dell’organismo per rimuovere un conflitto interiore. Va quindi assecondato con medicine naturali e cure psichiche, perché se viene “aggredito” a colpi di chemio, chirurgia o morfina è allora che uccide. Prima seguace e cavia fu appunto Sigrid Hamer, che non sopravvisse. Gran parte del libro è appunto dedicato a storie come quella di Ellen Pegoraro che, scoperto di avere un tumore al seno e, insieme, di essere incinta, decise di affidarsi a un medico hameriano. O Marina Lallo, uccisa da un neo che non aveva voluto farsi asportare, o Eleonora Bottaro, scomparsa a 18 anni per un linfoma guaribile. “In realtà”, spiega D’Amato, “di hameriani ortodossi in Italia ce ne sono pochissimi. Ma poiché le medicine alternative sono di moda, migliaia di persone mettono poi assieme Hamer con l’omeopatia, o con quant’altro. D’altra parte, lo stesso Hamer non disdegna le contaminazioni. Ad esempio, in tribunale ha detto spesso che le sue teorie sono ritenute scientifiche da Hans-Ulrich Niemitz, sedicecente specialista di storia ed etica delle tecnologie e delle scienze naturali presso la Scuola superiore di Tecnologia, Commercio e Cultura di Lipsia’. Si tratta di un personaggio secondo il quale l’Alto medioevo in realtà non sarebbe mai esistito, ma il mondo accademico lo nasconde. Altre volte Hamer si appoggia alle verifiche di Università che non hanno neanche una facoltà di Medicina”. La gente ci crede. “Bisogna capire la situazione di una persona che è colpita dal cancro. E gli hameriani fanno un’opera di marketing molto aggressiva . Questa setta pseudomedica dice: non ti preoccupare, ti posso guarire senza fare nulla. II risultato però sono le storie che ho raccontato: gente plagiata, che ha preferito soffrire senza morfina, con i tumori che avevano aperto la carne, che si vedeva l’osso da sotto, che puzzavano di carne morta”. Gli hameriani li hai scoperti sul meetup di Grillo. “Si, dieci anni fa. Ma adesso anche lui ne ha preso abbondantemente le distanze. Non si può dire che in questo momento i que stelle siano sponsor della Nuova Medicina Germanica: per lo meno, non più di altri politici che pure sembrano corteggiare questo tipo di elettorato”. Ma secondo D’Amico, alla fine, la colpa è sopratutto dei giornalisti. “Se continuiamo a trascurare il problema di un’informazione scientifica corretta e comprensibile, ovvio che lasciamo il campo a questo tipo di fenomeni”. (ma.ste.)