Fonte:
Moked.it
Autore:
Noemi Di Segni
Onu: l’ossessione anti Israele
“L’Italia rifletta sui valori traditi”
“Quali valori può effettivamente rappresentare un organismo come le Nazioni Unite che, mentre il mondo brucia, continua a condannare ossessivamente Israele? A quali valori fa riferimento il nostro Paese quando non prende posizioni chiare contro queste distorsioni?”, sono questi gli interrogativi della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni che ha commentato quanto ancora una volta è accaduto a New York, all’Assemblea Generale dell’Onu dove per l’ennesima volta si è messo sul banco degli imputati solamente Israele: ben sei risoluzioni sono state infatti approvate dall’Assemblea Generale, tutte aspramente critiche dello Stato ebraico mentre nessuna senza menzione, se non velata, è stata fatta del terrorismo palestinese. “Nemmeno Hamas, movimento terroristico che ha nei suoi obiettivi la distruzione d’Israele e che opprime il suo stesso popolo viene condannato. Sempre e solo un accusato. – sottolinea la Presidente dell’Unione – Pochi i paesi contrari alle risoluzioni (Stati Uniti, Canada, Isole Marshall, Micronesia) tra cui non figura l’Italia e viene da chiedersi se questi sono i valori che vogliamo rappresentare. Anche alla luce di quanto affermato da Roma dopo la vergognosa risoluzione dell’Unesco che negava il legame ebraico con Gerusalemme e dimostrava una volta di più la totale parzialità degli organismi internazionali”.
Una mancanza totale di obiettività dimostrata anche dalla scelta del presidente dell’Assemblea Generale Peter Thompson di presentarsi lunedì scorso con una sciarpa palestinese, lui che, per il ruolo che ricopre, dovrebbe rappresentare tutti i popoli e non solo le istanze di alcuni.
“L’Onu – ricorda Di Segni – ha come suo obiettivo quello di portare la pace tra le nazioni mentre questa campagna denigratoria contro Israele va contro i suoi stessi ideali. Questo non è più accettabile. E come italiani sentiamo la necessità che si apra una riflessione sul nostro ruolo all’interno di un organismo che si fa sempre più dominare dalle pretese di alcuni – quei paesi nemici di Israele – e non tutela i diritti e la voce di chi è in minoranza, di chi rappresenta l’unica democrazia del Medio Oriente come è Israele. Un organismo cieco – conclude la Presidente UCEI – di fronte alle violenze e le tragedie del resto del Medio Oriente, ai diversi conflitti che sconvolgono il mondo ma che guarda solo allo Stato ebraico, che in questi giorni è costretto a far fronte ai disastri compiuti dal fuoco e dal terrorismo incendiario. Su questo però l’Onu rimane in silenzio”.