Fonte:
Gazzetta del Mezzogiorno
Autore:
Giovanni Longo
Saluto romano allo stadio Indagati tre tifosi biancorossi
BARI. Due tricolori con le scritte in nero «Bari» e «Casarano». Sopra tre giovani con il braccio teso. Riconosciuti dalla Digos della Questura di Bari. E ora indagati per avere violato la legge Mancino che punisce, tra l’altro chi compie gesti in manifestazioni pubbliche, incitando alla discriminazione razziale. Si tratta di tre ultrà del Bari aderenti al gruppo «Floriano Ludwig», l’unico tra quelli del tifo organizzato biancorosso, ritenuto con una connotazione politica ben precisa. Di estrema destra. Stando alle indagini della Polizia, solo loro gli autori del saluto romano esibito durante l’incontro di calcio Israele-Italia del settembre scorso nello stadio di Haifa. Durante le perquisizioni la polizia ha sequestrato un manganello telescopico, una mazza da baseball, pubblicazioni riconducibili all’ideologia nazi-fascista, oltre a materiale che va a confermare – secondo la Procura di Bari – il coinvolgimento del gruppo nei fatti contestati (compreso il tagliando di ingresso allo stadio di Haifa). Sequestrato anche una copia del Mein Kampf, di Adolf Hitller (in una edizione recentemente pubblicata in edicola in abbinata con un quotidiano nazionale). E ancora scritte contro la Polizia. Ai tre si è giunti durante l’indagine avviata dalla Digos di Bari in collaborazione con la Direzione centrale della Polizia di prevenzione. I tre indagati ormai da tempo non appartenevano al direttivo della «Curva Nord». Il gesto era stato pubblicamente condannato dalla tifoseria biancorossa. Gli indagati hanno 23, 25 e 24 anni e sono tutti residenti a Bari. Due di loro erano stati arrestati nell’ambito dei disordini durante la gara Bari-Avellino. Il questore di Bari Carmine Esposito ha disposto per l’indagato 24enne il Daspo esteso anche in ambito internazionale per la durata di tre anni. Nei confronti del 25enne è stato disposto l’aggravamento del divieto di assistere a manifestazioni sportive, passato da 3 a 5 anni con la previsione dell’obbligo firma e l’estensione in ambito internazionale. «Sono grato alla Digos – commenta Luigi De Santis, console onorario dello stato d’Israele in Puglia – per avere individuato questi pseudo tifosi che con il loro inaccettabile gesto facevano torto ai rapporti di amicizia tra l’Italia, Israele la comunità ebraica, e al senso di accoglienza per la quale la nostra regione si è sempre distinta».