Fonte:
la Repubblica edizione di Milano
Autore:
Paolo Berizzi
Gli antifascisti e le parate nere sfida sul 25 Aprile a Musocco
Appello dell’Anpi: portate un fiore ai partigiani contro la nuova sfilata delle sigle di estrema destra Domenica il raduno di nostalgici di Rsi e X Mas, lunedì quello di Lealtà e azione al campo 10
Da una parte i reduci della X Mas e i neofascisti di Lealtà e azione. Dall’altra — in contemporanea, e per la prima volta in questo luogo con un’iniziativa ufficiale — gli antifascisti: partiti, movimenti, associazioni, collettivi e centri sociali. Da una parte le bandiere nere e i saluti romani. Dall’altra i canti partigiani e la lettura di testimonianze. La giornata del 25 Aprile al cimitero Maggiore, quest’anno, si annuncia carica di significati politici: e forse anche un po’ di tensione. In principio fu la “parata” organizzata nel 2015 da Lealtà e azione per la tradizionale commemorazione dei caduti della Rsi: 300 camerati sfilarono al campo 10 del cimitero, tipo battaglione militare, divisi per file, giubbotti e pantaloni neri, come una divisa. Tra saluti romani e bandiere della Rsi, andò in scena una vera e propria adunata squadrista, in grande stile e sotto lo sguardo attonito dei parenti dei defunti in visita. Seguirono polemiche e un appello al Comune affinché manifestazioni simili non si ripetessero. Cosa che invece accadrà lunedì prossimo. Anzi, domenica e lunedì. La due giorni nera inizia domenica 24: al cimitero Maggiore si raduneranno gli aderenti all’Unione nazionale combattenti della Rsi, all’Associazione nazionale arditi d’Italia (che onorano anche ogni 23 marzo gli squadristi degli anni Venti al Cimitero Monumentale) e all’Associazione Decima Mas. Ventiquattro ore dopo, appuntamento alle 10 con ingresso da via Barzaghi, al campo 10 sfileranno i camerati di Lealtà e azione ( attraverso l’associazione collaterale “Memento” ). Dal lato opposto del cimitero, al campo della Gloria, si daranno appuntamento, dalle 10.45, gli antifascisti: l’iniziativa — promossa da Anpi e Radio Popolare — si chiama “25 aprile 2016: Porta un fiore al partigiano”. Il messaggio è chiarissimo: «Posare un fiore rappresenta oggi un atto di resistenza nei confronti di chi pensa di ostentare anche nel giorno della Liberazione i rituali nostalgici del nazifascismo». La mobilitazione è partita dalle sezioni Anpi di Zona 8. «Con un gesto semplice ma significativo quest’anno saremo vicini a coloro che hanno liberato l’Italia dall’occupazione nazi-fascista portando un fiore, cantando le nostre canzoni, leggendo delle testimonianze — spiegano gli organizzatori — . È intollerabile che proprio nella giornata del 25 Aprile si radunino centinaia di estremisti di destra per celebrare e esaltare squadristi fascisti e SS italiane sepolte qui». Più dura la denuncia dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre: «Sembrerebbe che la performance dei neofascisti di Lealtà azione sia destinata a ripetersi, nell’assoluto silenzio delle autorità, dell’amministrazione comunale e dell’assessore competente, Franco D’Alfonso, nipote di Franco Maria Servello (il federale missino ai tempi di San Babila ) e primo sponsor dell’iscrizione del suo nome al Famedio. Grazie a lui ormai i cimiteri a Milano sono divenuti tra i luoghi privilegiati delle manifestazioni apologetiche del fascismo. Da parte nostra — spiega l’Osservatorio — documenteremo tutto quanto accadrà riservandoci di inoltrare con esposti all’autorità giudiziaria gli estremi riguardo le violazioni di legge».