Fonte:
ANSA
Shoah: Camera, ok a legge su negazionismo, torna a Senato
ROMA, 13 OTT – Sì dell’Aula della Camera al ddl che introduce nel codice penale l’aggravante di negazionismo. Il testo, approvato con 340 sì, un no e 107 astenuti, torna al Senato in quanto è stato modificato a Montecitorio rispetto alla versione licenziata a Palazzo Madama. M5S, Fdi e Lega si sono astenuti. Il testo si riferisce ai delitti legati alla istigazione a commettere atti di discriminazione o atti di violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi introducendo una specifica aggravante per il negazionismo in connessione con tali atti. Viene previsto un aumento di pena nei casi in cui la propaganda, la pubblica istigazione e il pubblico incitamento si fondino «in tutto o in parte sulla negazione della Shoah ovvero dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra» come definiti dallo Statuto della Corte penale internazionale. In base ad un emendamento approvato a Montecitorio, l’aggravante di negazionismo dovrà essere riconosciuta «tenendo conto dei fatti accertati con sentenza passata in giudicato pronunciata da un organo di giustizia internazionale ovvero da atti di organismi internazionali e sovranazionali dei quali l’Italia è membro».
Shoah: Verini (Pd), pagina importante contro negazionismo
«Anche la Camera, dopo il Senato, oggi ha scritto una pagina importante, con il voto che punisce con pene esemplari – attraverso una aggravante – coloro che commettono istigazioni all’odio razziale, etnico, religioso, e lo fanno in nome del negazionismo di crimini contro l’umanità, a partire dalla Shoa. È un voto di grande valore, di cui il nostro Paese può andare orgoglioso, perché avviene in un tempo in cui, in nome del negazionismo, si compiono crimini e intimidazioni. E avvengono ogni giorno episodi di antisemitismo, in troppi siti, attacchi alle Sinagoghe, in forme sempre più pericolose. Per questo il provvedimento è importante, perché colpisce queste condotte senza ledere minimamente la liberta di opinione o di ricerca storica. Le modifiche introdotte riguardano solo gli aspetti che non erano armonizzati con le recenti norme approvate dal Parlamento per il contrasto al terrorismo (pene a cinque anni e non a tre). Mi auguro che il Senato, il cui importante lavoro abbiamo pienamente recepito, possa approvare in via definitiva il provvedimento. Così come la Camera ha finito il suo lavoro alla vigilia del 16 ottobre 1943, anniversario della deportazione degli ebrei di Roma. Sarebbe importante che questa legge diventasse esegetica, magari, in occasione del Giorno della Memoria del 27 gennaio. Due atti parlamentari, due occasioni di memoria e di impegno per il futuro». Così Walter Verini, capogruppo Pd nella commissione Giustizia.