Fonte:
Corriere della Sera, edizione di Milano
Attacco a Fiano «sionista» Pd: una vergogna
«Occorre proseguire e rilanciare la campagna di denuncia della presenza sionista in Italia e nel mondo», è un passaggio della chiamata alla mobilitazione per il corteo. «II progetto sionista di occupazione di spazi e potere in Italia non è stato né sconfitto né si è fermato». È qui che l’obiettivo diventa il parlamentare pd, candidato alle primarie a sindaco. «Lo dimostra chiaramente il tentativo di presentare come candidato sindaco di Milano — scrivono — un sionista dichiarato, sostenitore di Israele e dei crimini che ha commesso in questi decenni: parliamo del responsabile nazionale Pd con delega alle Riforme e deputato Emanuele Fiano che, inoltre, dal 2005 è segretario nazionale di Sinistra per Israele». L’attacco si allarga poi a tutto il Pd, tacciato di condurre una politica « al servizio dell’imperialismo e del sionismo». Tanto che, «indossati i panni dello squadrismo, il 25 aprile è sceso in piazza non per commemorare il 70° della Liberazione ma per scortare i sionisti della Brigata Ebraica». La replica di Fiano: «Non mi fa paura l’antisemitismo e non sporcherà certo le nostre primarie. Questa città ha gli anticorpi nelle sue radici». Per il segretario metropolitano dem, Pietro Bussolati, sono «parole vergognose che ci ricordano i periodi più bui della nostra storia». Anche Sel (che nel frattempo ieri si è schierata al fianco di Pierfrancesco Majorino nella corsa alle primarie) esprime solidarietà all’esponente pd. «Dobbiamo espellere da qualsiasi dibattito — commenta Luca Gibillini — qualsiasi rischio di antisemitismo. La critica allo Stato di Israele è legittima ma mai cadere in una confusione di tipo etnico-religioso». P. Lio