Fonte:
Il Messaggero edizione di Roma
Il 25 aprile fa litigare gli ex partigiani
L’Anpi Roma rompe con il Nazionale «hanno delegato l’organizzazione al Comune senza consultarci»
LA POLEMICA
Mancano due settimane al 25 aprile e a Roma non si sa ancora come verrà celebrata la Liberazione dal nazifascismo. L’Associazione nazionale partigiani (Anpi) ha proposto al Comune di assumere la regia delle manifestazioni, nell’ipotesi di organizzare un evento in piazza del Campidoglio. Un modo per cercare di recuperare Brigata Ebraica – e comunità ebraica romana e Associazione ex deportati (Aned), che si sono sfilate la scorsa settimana per evitare le tensioni del 2014 con i filo palestinesi. Ora si dicono disponibili, a patto che non ci siano in piazza bandiere palestinesi.
LO STRAPPO
La proposta ha però colto di sorpresa l’Anpi di Roma: il presidente Ernesto Nassi ha detto di essere all’oscuro dell’iniziativa e si è definito «basito», promettendo battaglia e annunciando per sabato «le dimissioni della presidenza dell’Anpi Roma al comitato provinciale». «Il 25 aprile è festa della Liberazione e dunque deve essere festa di tutti – ha scritto l’Anpi nazionale – e per questo chiediamo che il Campidoglio coordini le manifestazioni in programma». «Non deve restare esclusa dal corteo del 25 aprile la Brigata ebraica, che rappresenta combattenti per la libertà – prosegue la nota – È necessario, inoltre, evitare che la presenza di bandiere di Paesi stranieri rappresenti motivo di scontro ed è fondamentale che abbia una collocazione distinta rispetto ai simboli e alle bandiere delle forze partigiane». Il riferimento è alla bandiera palestinese che movimenti di estrema sinistra portano in piazza in funzione anti-israeliana. «Non siamo d’accordo con l’idea dell’Anpi nazionale di delegare al Campidoglio l’organizzazione – ribatte il presidente di Anpi Roma Nassi -. Non siamo stati neppure consultati al riguardo». «È sempre stata l’Anpi a organizzare – aggiunge -. Avevo già preso accordi con il Comune per un evento in piazza del Campidoglio, un concerto con 50 giovani musicisti. Ma vogliamo anche il corteo con manifestazione a Porta San Paolo». Sull’idea di un coordinamento del Campidoglio sono d’accordo Brigata Ebraica e Aned Roma. «Vogliamo sfilare con la nostra bandiera e chiediamo che non ci siano bandiere della Palestina – dice il portavoce Alberto Tancredi -. A queste condizioni parteciperemo a una manifestazione unitaria». «Roma celebrerà la ricorrenza dei 70 anni della Liberazione con una grande iniziativa in piazza del Campidoglio – fa sapere il Comune – come già previsto in sinergia con il programma di celebrazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri».
I CIRCOLI
I vicepresidente di Aned Roma, Eugenio Iafrate, chiede il bando delle bandiere palestinesi e «diritto di parola anche per noi dal palco». Poi afferma che «il problema è interno all’Anpi: molti circoli non sono d’accordo con la dirigenza di Roma e ci hanno manifestato solidarietà per la decisione di non sfilare». Iafrate ricorda «le minacce ricevute su Fb e in rete». Da gruppi di estrema sinistra che vedono in Israele «il nuovo nazismo» con i palestinesi. «Noi sfileremo alla periferia Est – dice l’esponente di un collettivo -, anche a Tor Sapienza contro i rigurgiti di fascismo su rom e rifugiati» C.R.