Fonte:
ANSA
Inviato Obama, in Svezia situazione ebrei ancora preoccupante
«Ho ragione di credere che esista ancora una grave minaccia contro gli ebrei in Europa e in particolare questa minaccia è ben presente nella città svedese di Malmoe»: lo ha detto l’inviato speciale del presidente americano Obama contro l’antisemitismo, Ira Forman, durante una visita in Svezia definita dalle autorità di Stoccolma «di alto profilo». Secondo quanto scrive l’agenzia TT Forman ha dichiarato che «sebbene la situazione degli ebrei in Svezia sia migliorata, ci sono ancora motivi di preoccupazione». Hannah Rosenthal, che aveva preceduto Forman due anni fa in una visita a Malmoe, all’epoca aveva criticato duramente i discorsi dell’ex sindaco Ilmar Reepalu, infarciti spesso di frasi antisemite. Dalla sanguinosa sparatoria di Copenaghen anche in Svezia sono state prese misure di protezione nei confronti della comunità ebraica e ora gli edifici sensibili sono guardati a vista da agenti armati. Forman ha però detto che «le misure di sicurezza non bastano e non possono risolvere di per sè il problema dell’antisemitismo». Un mese fa una catena umana di cittadini svedesi aveva circondato la sinagoga di Stoccolma in segno di solidarietà con la comunità ebraica dopo gli attentati di Copenaghen. Ma non si è ancora spenta l’eco delle accuse del premier israeliano Benyamin Netanyahu che ha attribuito «ai governi scandinavi» la volontà di spendere milioni di dollari in una campagna volta a rimuoverlo dal potere, proprio alla vigilia delle elezioni legislative. Un’accusa probabilmente dettata dal riconoscimento della Palestina da parte dei paesi della regione, Svezia, in testa.