Fonte:
L'Unione informa - Moked.it
Autore:
Adam Smulevich
Un’antenna contro l’odio
Istituita nel settembre del 2014 su mandato dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, l’Antenna antisemitismo della Fondazione Centro Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano si propone di offrire un supporto alle persone vittime o testimoni di una discriminazione oltre a un’attività di monitoraggio a beneficio delle istituzioni chiamate ad intervenire a riguardo. “Dopo una prima fase di rodaggio, il servizio sta andando finalmente a regime e mostrando tutta la sua utilità” spiega la sociologa Betti Guetta, commentando i dati dell’ultimo rapporto stilato dai ricercatori del Cdec (15 dicembre-28 febbraio): 43 le segnalazioni pervenute, sette telefoniche e 36 via mail attraverso la compilazione del formulario presente nel sito www.osservatorioantisemitismo.it.
“È ancora presto per poter stabilire il trend dell’antisemitismo e la sua reale consistenza. Serviranno ancora dei mesi e servirà che il servizio sia ancora più capillarmente diffuso così da poter effettuare delle comparazioni scientifiche. Ma alcuni elementi confermano l’importanza dell’antenna: in primis – sottolinea la sociologa – il fatto che si raccolgano segnalazioni da diverse città italiane e non solo da Roma e Milano, nostro principale bacino d’utenza; e poi il fatto che la maggioranza degli episodi di cui veniamo a conoscenza risulti inedita al momento del contatto”.
Aggregate in dieci tipologie ideate dall’osservatorio a fini analitici, le segnalazioni sono suddivise in aggressioni fisiche contro le persone, antisemitismo nel web, antisemitismo nei media, graffiti, grafica e scritte, diffamazione e insulti, discriminazione, violenza estrema contro le persone, minacce alle persone, vandalismo. A verificarsi – si legge nella relazione – sono stati in particolare episodi di antisemitismo o manifestazioni di pregiudizio antiebraico sul web (25 casi), seguiti dalle seguenti casistiche: “diffamazione ed insulti” (6), “graffiti, grafica e scritte” (2), “vandalismo” (1), “minacce” (1). Sono state inoltre segnalate offese di matrice antisionista (5) e forme di banalizzazione del nazifascismo e della Shoah (3).