Fonte:
Moked.it
Autore:
Adam Smulevich
Qui Napoli – La mostra della vergogna
“Non si sta mai tranquilli. Se questi sono gli amministratori che hanno in gestione la cosa pubblica viene da porsi la domanda: che genere di amministratori sono? Come definirli?”. È il laconico commento del presidente della Comunità ebraica di Napoli Pierluigi Campagnano in vista della riunione del Consiglio comunitario che questa sera deciderà quali iniziative adottare in risposta alla mostra ‘Gaza tra assedio e speranza’ organizzata sotto l’egida del Comune di Portici (assessorato alla cultura) dall’attivista propal Rosa Schiano, che da mesi riversa sui social network parole e immagini di odio verso Israele e tutto il mondo ebraico e che, a poche ore dall’orribile attentato alla sinagoga di Gerusalemme, ha voluto condividere un post in cui si legge ‘Gloria ai martiri, la vittoria sarà inevitabilmente nostra’”. Post che, una volta arrivato all’attenzione delle forze di sicurezza, ha portato a un’immediata ispezione dei locali della mostra da parte da parte della Digos. Contemporaneamente un’informativa è stata diramata all’ambasciata israeliana a Roma. In attesa della riunione di stasera, aperta a tutti gli iscritti, da segnalare la presa di posizione dell’ex rabbino capo Scialom Bahbout. “Quello che è successo a Portici – afferma in una intervista al Mattino – mi sembra molto grave. Dispiace che i livelli istituzionali aprano spazi a tali estemazioni, che mancano dell’equilibrio e della saggezza richiesta a chi svolge una funzione pubblica. Purtroppo, in questo campo, abbiamo un esempio non edificante anche nel sindaco De Magistris che, smarrendo a volte il senso della sua funzione, parla solo a una parte, dimenticando tutti gli altri”. Surreale intanto l’autodifesa della Schiano, che sui social network (gli stessi in cui si fa ritrarre sorridente accanto a combattenti del movimento integralista Hamas) scrive: “Trovo assolutamente scorretto strumentalizzare un post non scritto da me e che non ho neppure commentato. Utilizzo la mia pagina Facebook principalmente a fine informativo: con quel post, condiviso da una pagina inglese, ho voluto esclusivamente, e sottolineo, esclusivamente, a fine informativo, far comprendere al pubblico italiano il modo in cui molti palestinesi vivono certi avvenimenti