Fonte:
Il Giorno
Autore:
Rossella Minotti
Gli ebrei a Salvini: per fare il sindaco taglia i rapporti con Marine Le Pen
Nahum della comunità milanese protesta: «Rigurgiti razzisti»
MATTEO SALVINI SI CANDIDA come futuro sindaco di Milano e mette la mani avanti per fare il leader del centrodestra. Intanto oggi pranza con la francese Marine Le Pen. «In Europa sono tutti preoccupati, e fanno bene» dice Matteo, riferendosi all’alleanza degli euro-scettici.
Ma qualcuno si preoccupa più di altri e soprattutto per qualcos’altro. La polemica la innesca il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, che ha inviato un sms sia a Salvini che a Maroni, e che oggi sarà ricevuto dal governatore lombardo: «Se l’alleanza dovesse essere confermata dovremmo dichiarare nostro malgrado che la Lega sarebbe il primo partito in Europa che sposa ideologie xenofobe e razziste come quelle del partito di Le Pen». E mentre la Le Pen, che in Francia ha spopolato affermandosi come primo partito, si affretta a smentire che al pranzo euroscettico di oggi parteciperanno i neonazisti greci di Alba Dorata, anche a Milano la comunità ebraica si allinea a Pacifici. Daniele Nahum, reponsabile cultura Pd per Milano e provincia, dichiara: «Il partito di Marine Le Pen è razzista perché è contro l’immigrazione e contro le differenze culturali. La Lega, se vuole stare all’interno dell’arco costituzionale, deve rivedere questa alleanza a livello europeo: la comunità ebraica milanese è composita, c’è chi vota a destra e chi a sinistra, ma la Lega di Salvini, anche se ha aumentato i consensi, si è spinta dove non si era mai spinta. Il Front National ci preoccupa, e anche la Lega che sta montando un rigurgito razzista. Non può essere questa la destra democratica europea».
Salvini minimizza: «Sciocchezze, abbiamo rapporti eccellenti con tutte le comunità ebraiche d’Italia, la posizione di Pacifici è personale: fa politica. Sono orgoglioso di essere alleato con la pacifica, democratica e vincente Marine Le Pen, per ostacolare la clandestinità e quell’estremismo islamico di cui sì che il signor Pacifici dovrebbe aver paura».
SULLA SPINOSA QUESTIONE interviene anche il presidente della regione Veneto Luca Zaia: «Noi abbiamo un ottimo rapporto con la Comunità ebraica, con la quale ci stiamo organizzando per celebrare i cinquecento anni del Ghetto di Venezia, il più antico d’Europa. E anche i miei rapporti con gli ebrei sono più che solidi, tant’è che, al riguardo, il mio motto è: “chi tocca un ebreo, tocca uno di noi”. Mi sembra quindi che non ci sia nient’altro da aggiungere».
«Secondo Salvini la destra si fa a livello internazionale con Le Pen e con Casa Pound a livello interno. Una logica moderata e ragionevole destinata a terrorizzare Renzi, certamente in grande difficoltà rispetto a questo tipo di alternativa», ironizza il presidente della commissione Esteri Ncd, Fabrizio Cicchitto. Ma il dibattito resta aperto.