Il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung accusato di propaganda antisemita per avere pubblicato una vignetta che ritrae Mark Zuckerberg come una piovra dal naso adunco.

Il disegnatore tedesco Burkhard Mohr ha realizzato una caricatura di Mark Zuckerberg in cui il presidente e ad di Facebook viene ritratto come una piovra con capelli crespi, dagli occhi con palpebre pesanti, naso adunco e labbra tumide. La vignetta è stata pubblicata venerdì 21 febbraio nelle prime copie del quotidiano Sueddeutsche Zeitung e ha sollevato le proteste delle organizzazioni ebraiche tedesche, secondo le quali il disegno riprende gli stereotipi iconografici della vignettistica antisemita nazista, in cui spesso gli ebrei venivano disumanizzati attraverso la zooformizzazione, cioè dipinti come mostri tentacolari avidi e voraci.

Mohr si è dichiarato “scioccato” difronte alle accuse di antisemitismo, ed ha dichiarato che la sua intenzione era di far passare il messaggio che Facebook ha divorato WhatsApp con l’acquisizione della scorsa settimana, e ha aggiunto che non nota parallelismi fra il suo disegno e le rappresentazioni dell’epoca nazista. «Sono molto dispiaciuto per il malinteso e se i lettori si sono sentiti offesi», ha scritto Mohr in una Email inviata all’agenzia Associated Press.

Efraim Zuroff, direttore del Simon Wiesenthal Simon Centre di Gerusalemme, ha detto che quella di Mohr è una vignetta «scioccante», in pratica «una replica di caricature naziste del 1938». È un’immagine «che puzza di antisemitismo»- ha detto Zuroff all’agenzia stampa tedesca Dpa – «Zuckerberg non ha un grande naso, ma nella caricatura il naso è enfatizzato. Il naso adunco è tipico della caricatura di un ebreo. È chiaro che chiunque l’abbia disegnata voleva sottolineare che Zuckerberg è ebreo. È un classico. Gli ebrei che controllano il mondo. Rafforza tutti gli stereotipi contro gli ebrei».

In seguito alle polemiche Burkhard Mohr ha ritirato il disegno originale e lo ha sostituito con un altro di una piovra senza volto.

Sueddeutsche Zeitung nel luglio del 2013 era già stata accusata di antisemitismo per aver pubblicato una vignetta di Ernst Kahl in cui lo stato di Israele veniva rappresentato sotto forma di un orco affamato.