Fonte:
Il Post – www.ilpost.it
Che cos’è il gesto della “quenelle”
In Francia è molto di moda: chi lo fa spesso non è consapevole di che cosa significhi (e non è niente di buono)
Ultimamente si è diffuso soprattutto in Francia il gesto della “quenelle”, un movimento del braccio per dare un messaggio politico molto discusso dai principali media francesi. È circolato molto su internet attraverso fotografie e locandine ed è stato fatto da vari personaggi in diverse occasioni pubbliche diventando una specie di moda. Il suo significato politico sembra essere piuttosto vago e controverso: una semplice provocazione contro il sistema per alcuni, una esplicita dichiarazione antisionista per altri.
Che cos’è la “quenelle”e chi l’ha inventata
Nella pratica, “Glisser la quenelle” è un gesto che consiste nel tendere un braccio verso il basso e nell’appoggiare la mano dell’altro braccio, piegato, sulla spalla opposta con il palmo aperto e le dita tese (la “quenelle” è una specie di polpetta). Assomiglia, scrive Le Monde, al saluto nazista all’inverso. È stato inventato e presentato dal comico Dieudonné sui manifesti diffusi in occasione delle elezioni europee del 2009 quando presentò una lista antisionista con Alain Soral, ex dirigente del Front National di Jean-Marie Le Pen, conosciuto per le sue teorie del complotto portate avanti a livello globale da banche, massoneria, Israele e Stati Uniti e per le sue posizioni radicali contro il femminismo, gli omosessuali e gli ebrei. Soral è diventato, dal 2009, l’ideologo che sta dietro le posizioni politiche e pubbliche portate avanti dal comico Dieudonné che è molto vicino anche a Robert Faurisson, professore di letteratura francese all’università di Lione e una delle figure centrali nella diffusione del negazionismo. Di Dieudonné si sa anche che è stato ricevuto nel 2009 dal presidente iraniano Ahmadinejad (da cui avrebbe ricevuto finanziamenti per la sua «battaglia culturale contro il sionismo») e che nel 2011, durante la guerra civile in Libia, andò a Tripoli ad incontrare Muammar Gheddafi per portargli il suo sostegno contro «l’aggressione dell’occidente». Dieudonné è stato condannato più volte per incitazione all’odio, offese razziste e dichiarazioni antisemite.
Che cosa significa?
All’epoca della sua presentazione alle europee, fu lo stesso Dieudonné a dichiarare al quotidiano Libération un primo significato del gesto. Disse infatti di essere molto felice «all’idea di trascinare la sua piccola quenelle nel culo del sionismo» e contro «quelli che stanno in alto». Più in generale il comico ha definito la “quenelle” «un simbolo di disobbedienza al sistema», termine in cui rientrano genericamente i politici, la finanza, le banche e i media. In un video pubblicato su YouTube, Dieudonné spiega che si tratta di un atto sovversivo che «appartiene alla rivoluzione». Per molti il gesto rappresenta semplicemente una provocazione (come una specie di gesto dell’ombrello), per altri è invece una replica del saluto hitleriano. Yves Camus, studioso francese dei movimenti di estrema destra, ha spiegato: «La quenelle è soprattutto un codice identificativo, che ha acquisito grande popolarità tra i giovani: è difficile dire se tutti sono consapevoli del significato di questo gesto. Il gruppo di appassionati di Dieudonné è molto eterogeneo, una specie di movimento trasversale contro il sistema di cui però l’antisemitismo resta la spina dorsale. La loro visione è quella di un ordine mondiale dominato dall’asse Washington-Tel Aviv. Dietro i loro discorsi c’è una critica alla NATO e alla finanza, sostengono contemporaneamente Bashar al-Assad e Hugo Chávez, con la convinzione che, in fondo, sono gli ebrei a tirare le fila di tutto».
Diffusione della “quenelle”
Il gesto di Dieudonné è stato replicato inizialmente negli ambienti militari come testimoniano una prima fotografia che ritrae due soldati fuori dalla sinagoga di Parigi e molte altre che sono state pubblicate su alcuni siti antisionisti francesi. Il gesto si è ben presto diffuso ed è diventato una specie di fenomeno il cui significato ad alcuni è ben chiaro (ci sono “quenelle” fatte ad esempio al memoriale della Shoah di Berlino), ma ad altri no e viene riproposto come un atto scherzoso molto di moda, stampato su magliette e tazze: lo si vede in moltissime fotografie sui social network, fatto da giovani, vecchi, pompieri, sciatori, fatto dalle persone tra il pubblico di vari programmi televisivi o nelle foto dei matrimoni. Il gesto è stato replicato anche da personaggi pubblici più o meno conosciuti: dal giocatore di pallacanestro Tony Parker, al calciatore del Montpellier Mathieu Deplagne dopo aver segnato un gol, fino a Jean-Marie Le Pen su una foto postata su Facebook e poi ritirata. Dieudonné pubblica le fotografie sul suo sito (dove ha lanciato il concorso la “quenelle d’oro”) giocando molto sulla scarsa conoscenza delll’effettivo significato del gesto, alternando le immagini prese dai social network a immagini e messaggi antisionisti e razzisti.