Fonte:
l'Unità
Autore:
Luciana Cimino
L’abbraccio di CasaPound ai nazisti di Alba Dorata
L’incontro ieri a Roma nel centro sociale • «Ascoltiamo solo una testimonianza di lotta». In Grecia i fondatori accusati di omicidio
Roma La ferita aperta con i funerali del boia delle Fosse Ardeatine, Eric Priebke non si è neanche spenta che già la Capitale, città medaglia d’oro della Resistenza, si ritrova a fare i conti con un altro appuntamento indigesto. Ieri sera il centro sociale di estrema destra, CasaPound, ha tenuto un incontro con Alba Dorata. Relatori del partito xenofobo greco Apostolos Gkletsos, ex deputato, portavoce del segretario e membro del Comitato Centrale di Alba Dorata, e Konstantinos Boviatsos, militante del movimento e responsabile di Radio Bandiera Nera Hellas. I camerati di Casapound dicono che l’obiettivo dell’incontro è «ascoltare una testimonianza di lotta». E parlano di Alba Dorata come »uno spauracchio di dimensioni europee, tutti ne parlano ma pochi si premurano di capire davvero perché Alba Dorata è oggi data dai sondaggi come il primo partito di Grecia». E poi la dietrologia: »sarà l’occasione per capire cosa c’è di vero dietro l’accusa di aver costituito un’ associazione criminale che ha portato in carcere alcuni esponenti del movimento». Due mesi fa, a seguito dell’omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas, ben 36 esponenti del partito di estrema destra sono stati arrestati. Tra loro il fondatore e segretario nazionale del partito Nikólaos Michaloliàkos , il portavoce nazionale Ilias Kasidiaris, il vicepresidente nazionale Christos Pappas e tre deputati. Non è la prima volta che i «fascisti del terzo millennio» (come si autodefiniscono i militanti di CasaPound) manifestano simpatia per il partito neonazista greco. In questi ultimo mesi striscioni a sostegno di Alba Dorata sono stati appesi a piazza Vittorio, allo stadio Olimpico nella curva della Lazio, di fronte al consolato greco di Firenze. Una sorta di lento avvicinamento concluso con l’incontro di ieri sera. In prossimità dell’iniziativa il deputato del Pd Emanuele Fiano ha inviato un appello al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, per .»valutare e considerare l’indesiderabilità degli ospiti greci, onde eventualmente riuscire ad impedire tale incontro». Mentre i deputati di Sel, Ileana Piazzoni e Massimo Cervellini hanno annunciato la presentazione di una interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Angelino Alfano. «Dopo le recenti, drammatiche vicende verificatesi intorno alla figura di Priebke – scrivono – Roma non può tollerare un incontro con esponenti di Alba Dorata, indipendentemente dal profilo dell’ iniziativa». «Ci aspettiamo da parte del Governo una ferma presa di posizione per rivendicare la matrice antifascista di Roma, che esilia ogni forma di propaganda di ideologie estremiste». Due ore prima dell’inizi) i neofascisti stazionavano già ‘davanti alla porte della palazzina di via. Napoleone III, vicino la stazione Termini, sede di Casa-pound. Appesa alle finestre una gigantesca bandiera greca. La Questura ha previsto un dispositivo di sicurezza e sorveglianza per evitare eventuali problemi di ordine pubblico o blitz di movimenti antagonisti. »Rispetto ai funerali di Priebke l’incontro di oggi è passato più sotto silenzio perchè il legame del boia delle SS con Roma era diretto, in questo caso è indiretto», spiega Vito Francesco Polcaro, presidente Anpi Roma. «Il problema ci sarà finché Casapound non verrà dichiarata fuorilegge e ci sono tutti gli elementi per farlo, ma spetta alla magistratura. La presenza di Alba dorata andava vietata, non solo evitata, perché non è solo una potente apologia del fascismo e del nazismo ma è un gruppo criminale, quindi ben al di sopra delle leggi Scelba e Mancino»