Luogo:
Genova
Fonte:
Il SecoloXIX
Sul quotidiano di Genova Il Secolo XIX mercoledi 23 ottobre è stata pubblicata una lettera firmata C.G. ed inviata tramite posta elettronica dai toni negazionisti.
La lettera è stata ospitata nella rubrica delle lettere “Posta e risposta” senza nessun commento o contestualizzazione da parte della direzione.
Ecco il testo completo:
Io non nego ma dubito
In margine alla morte di Priebke, si è riaperta,
in questi giorni, la polemica su coloro
che negano l’Olocausto. Si è parlato
di imbecillità, abiezione, ignoranza, ecc.
Ebbene, io non ci sto. Pur non essendo
un negazionista, dopo aver letto su alcuni
siti internet le argomentazioni dei “negazionisti”,
o “revisionisti” che dir si voglia,
sono diventato perlomeno “dubbioso”.
Infatti, ho appreso che non è stato mai
trovato un solo documento tedesco che
contenga un ordine di sterminio degli
ebrei, tra le migliaia cadute in mano alleata,
che le camere a gas che vengono oggi
mostrate non potevano essere tali per
manifesta inadeguatezza tecnica, che
non è stata trovata alcuna traccia di gas
all’interno di esse contro le conosciute
leggi della chimica, che il famoso “Ziklon
B”, il supposto gas per compiere lo sterminio,
era solo un insetticida (magari
adatto per disinfestare dai pidocchi gli
abiti dei detenuti,ma non per esecuzioni
di massa per le quali i tedeschi avrebbero
potuto disporre di gas assai più idonei),
che per ottenere le confessioni sullo sterminio
al processo di Norimberga si è
fatto ricorso alla tortura, cosa riconosciuta
dai carcerieri stessi, che la cifra dei
6milioni di vittime dell’Olocausto è assurda
perché non si spiega con i censimenti
compiuti prima e dopo la guerra,
considerato che neanche esistevano ben
6milioni di ebrei nei territori venutisi a
trovare sotto l’occupazione nazista, che i
forni crematori non sarebbero mai stati
in grado di bruciare e fare sparire 6milioni
di esseri umani e che nessuno ha
mai visto le montagne di carbone che sarebbero
state indispensabili per un’opera
del genere. Per convincere i “dubbiosi”
come me, vi sarebbe un unico modo: trascinare
i turpi “negazionisti” in televisione
e, in pubblici dibattiti, sbugiardarli
e ridicolizzarli di fronte a tutti, se si è in
grado e se si hanno le argomentazioni
giuste. L’approvazione di leggi liberticide
allo studio, che puniscono reati di “opinione”
e di “pensiero”, fanno invece pensare
che è proprio ciò che si vuole evitare
a tutti i costi, quasi si fosse consapevoli
della debolezza delle proprie tesi. Lasciamo
Lasciamo che la Storia la scrivano gli storici
e non le aule dei tribunali e lasciamo da
parte la propaganda, nazista o antinazista.
C.G. E-MAIL