L’immagine dell’ebreo dal naso adunco, così come altri stereotipi antisemiti meno noti ha una provenienza antichissima.
Nell’epoca romana infatti gli ebrei erano associati con Saturno, pianeta che corrispondeva al Sabato, lo Shabbat ebraico. Infatti Saturno è il pianeta più lontano dal sole, quindi il più freddo. Similmente gli israeliti durante il Sabato, giorno di riposo per la religione ebraica, non potevano accendere fuochi e mangiavano solitamente cibi freddi. I Romani ne deducevano una corrispondenza tra ebrei a Saturno.
Saturno era poi un’entità notturna e vicina al regno dei morti, quindi riconducibile agli animali da preda. Nelle rappresentazioni il pianeta era spesso raffigurato attraverso rapaci antropomorfizzati e dai becchi adunchi, il più delle volte posizionati di profilo: rappresentare di profilo era infatti un metodo usato per stigmatizzare figure diaboliche, oltre a permettere di enfatizzare spiacevoli caratteristiche facciali. Fu così che il naso pronunciato incominciò ad essere associato con gli ebrei e divenne un tratto distintivo della fisiognomica ebraica nell’immaginario comune e nel sapere popolare.