L’immagine dell’“ebreo usuraio” è uno stereotipo molto antico. Esso deriva da una serie di eventi storici sviluppatisi in Italia durante il Medioevo, che fecero sì che molti ebrei intraprendessero i mestieri di prestatore di denaro ed esattore delle tasse. Infatti, nel IV secolo dell’era volgare, agli ebrei, allora schiavi romani, venne vietato il possesso fondiario e spesso anche il lavoro nei settori mercantili e artigianali. Contemporaneamente la Chiesa vietò ai cristiani ogni mestiere che implicasse il rapporto col denaro, ritenendolo peccato. Gli ebrei si trovarono così costretti ad intraprendere le attività di finanzieri, banchieri, prestatori di denaro, cambiavalute, etc. Essi vennero però ben presto accusati di essere sfruttatori della povera gente: nacque così lo stereotipo dell’“ebreo strozzino”, poi alimentato nel corso dei secoli da varie politiche pubbliche, avvenimenti storici e propagande antisemite.