Fonte:
El País
Gli alunni spagnoli sono poco tolleranti con gli stranieri, soprattutto con i loro compagni. La maggior discriminazione è sofferta da zingari e magrebini: rispettivamente il 67,1% e il 64,2% dei ragazzi intervistati sarebbe poco o per nulla disposto ad averli come compagni di banco; al terzo posto si collocano gli ebrei, rifiutati dal 56,5% dei loro compagni. I più accettati sono gli europei occidentali e gli statunitensi.
L’indagine, realizzata dall’Osservatorio Statale della convivenza scolastica, organismo del Ministero dell’educazione, è stata realizzata intervistando 23.100 studenti delle superiori e più di 6.000 professori in 300 scuole, pubbliche e private, di tutte le comunità autonome eccetto la Catalogna, allo scopo di determinare la qualità della convivenza nelle scuole e gli ostacoli che la rendono difficile.
Gli studenti zingari, ebrei e magrebini sono “a grave rischio di soffire intolleranza”, secondo Maria José Diaz-Aguado, direttrice dello studio e cattedratica di psicologia dell’educazione della Universidad Complutense di Madrid. E’ un fatto grave perchè, secondo l’esperta, rispetto a queste minoranze “non vi è stato alcun miglioramento negli ultimi anni”.
Questa disposizione negativa non si tradurrebbe tuttavia in atteggiamento violento contro le minoranze. Più del 90% degli studenti delle superiori non appoggia i gruppi che promuovono la xenofobia o la violenza contro magrebini, zingari ed ebrei, anche se vi è un 8% che dichiara apertamente la propria simpatia per tali formazioni.
(Resoconto tratto dall’articolo: El racismo cala en las aulas, El Pais, 18/07/2008)