Fonte:
El Clarín
Gli episodi di antisemitismo sono in aumento in Argentina; dal 2005 l’incremento è stato del 36%. Lo rivela il Centro di studi sociali (CES) della DAIA (Organismo di rappresentanza delle associazioni ebraiche argentine) che ha contato l’anno scorso 586 atti di antisemitismo. I dati sono presenti nell’ultimo rapporto sull’antisemitismo in Argentina, che sarà presentato mercoledì prossimo alla Fiera del Libro di Buenos Aires. Nel rapporto si legge che “si tratta di un set di strumenti con cui contribuiamo alla realizzazione del nostro compito e, allo stesso tempo, di una voce che denuncia l’assenza dello Stato nell’esecuzione di politiche attive permanenti di indagine sui fenomeni discriminatori in Argentina. Ribadiamo che la discriminazione deve essere combattuta attraverso leggi e regolamenti , con sforzi diretti ed espliciti, con politiche urbane e scolastiche.”
Il rapporto, di quasi 300 pagine, comprende un’ampia analisi della situazione di altre minoranze : “quella ebraica non è l’unica comunità che soffre e che subisce atti gravi”, spiega Marisa Braylan, autrice dello studio.
L’anno scorso vi è stato un incremento massiccio degli episodi di antisemitismo, principalmente scritte sui muri, editoriali sui giornali e manifestazioni o atti pubblici. Secondo l’analisi del CES, le critiche antiebraiche su alcune pubblicazioni antisemite sono sempre più violente, soprattutto a partire dal conflitto tra Israele ed Hezbollah.
Tra le pubblicazioni antisemite sono segnalate: “Ciudad Libertad de Opinión”, “Patria Argentina”, i bollettini dei “Centros Civiles Patrióticos” e “Cabildo”.
Il 67% delle denunce è rappresentato da scritte e graffiti; sono 392 nel 2006, un aumento del 38% rispetto all’anno precedente. Il tema principale è il nazismo: “Viva Hitler”, “Ebrei sapone”, svastiche insieme a stelle di Davide. Anche i campi di calcio non sono esenti da manifestazioni di antisemitismo, con slogan e cartelli.
(Resoconto tratto dall’articolo: Aumentaron un 36% los actos de antisemitismo, Clarín, 29/04/2007)